Capire l'opera
Salita al Calvario Lo stato di conservazione

La Salita al Calvario era uno dei riquadri con maggiori problemi conservativi. Staccato in un precedente restauro ottocentesco, e rimontato su supporto mobile (vedi storia conservativa) mostrava danni di diversa natura.
Tra questi, alcuni sono di vecchia data, associabili alle operazioni di stacco e alla grave infiltrazione d'acqua che aveva determinato la necessità di rimozione dal supporto murario: la grave consunzione della superficie e la perdita quasi completa delle finiture a secco. Altri sono di origine più recente: la presenza di fissativi di origine sintetica applicati durante il restauro cui la cappella era stata sottoposta agli inizi degli anni '60 e la presenza di sali, dovuti all'inquinamento atmosferico, capaci di provocare il distacco della pellicola pittorica e la sua conseguente perdita.
Rilievo effettuato dall'Istituto Centrale per il Restauro
per rilevare fratture, fessurazioni e distacchi di lieve entità nell'intonaco
fratture e fessurazioni
difetto di adesione di lieve entità
Rilievo effettuato dall'Istituto Centrale per
il Restauro delle zone interessate da solfatazione
velo bianco (solfatazione)
abrasione della pellicola pittorica
lacune (mancanze nel tessuto pittorico)
lacune nella lamina metallica
Rilievo effettuato dall'Istituto Centrale per
il Restauro sullo stato della pellicola pittorica
e delle lamine metalliche
 
 
abrasione dell'intonaco
lacuna di profondità
deformazione dell'intonaco
graffi
 
formazioni cristalline
di sali in stadio avanzato
formazioni cristalline
di sali in stadio iniziale
 
 
 
difetto di adesione della pellicola pittorica
 
 
alterazione della lamina metallica
INDIETRO
© Istituto Centrale per il Restauro