Sito del restauro della Cappella  degli Scrovegni Ministero per i Beni e le Attività Culturali Istituto Centrale per il Restauro
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Esempio di distacco della pellicola pittorica dovuto alla presenza di formazioni saline

Formazioni saline

Si presentano sotto forma di aggregazioni cristalline puntiformi a diversi stadi di progressione. Il rilevamento del dato eè stato differenziato a seconda che si tratti di uno stadio iniziale, in cui il fenomeno si manifesta con leggeri e appena evidenti sollevamenti a pustola dell'intonaco, o di uno avanzato in cui l'accrescimento dei cristalli provoca la disgregazione dell'intonaco e il distacco e la polverizzazione della pellicola pittorica
Già a partire dagli anni '60 del Novecento la presenza di formazioni saline, che costituiscono una delle principali cause di degrado degli affreschi della cappella, è stata associata ad un processo di solfatazione dell'intonaco per effetto dell'inquinamento atmosferico. La solfatazione si manifesta in genere a livello dello strato più superficiale dell'intonaco (profondità max. di 130 micron), ma in aree più degradate interessate da abrasioni e fratture può ovviamente presentarsi a profondità maggiori. All'azione degradante dei solfati va affiancata quella dei nitrati, individuati solo di recente e in percentuali considerevoli. Irrilevante è risultata la presenza dei cloruri.
Formazioni saline a diversi stadi di accrescimento si distribuiscono per aree circoscritte su tutte le superfici affrescate della cappella.

Sezione sottile dove è possibile osservare la spinta dei solfati sulla pellicola pittorica

 

 

 
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