Approfondimento
Gli indizi

Particolare dell'Arco Trionfale, Cappella degli Scrovegni; Padova

Una porta sul lato sud, come si potrebbe ipotizzare alla luce del testamento di Enrico Scrovegni, avrebbe dovuto verosimilmente servire a dare accesso ad un edificio, in realtà mai costruito, destinato ad accogliere il preposto, i preti e i chierici della Cappella.
Enrico destina a questo scopo il terreno che si estende tra il fianco della Cappella, l'Arena e la chiesa degli Eremitani. Il progetto non venne mai realizzato, non solo perché di lì a poco lo Scrovegni morì, ma anche perché comunque esso era subordinato alla restituzione, da parte di Marsilio da Carrara, dei beni confiscati allo Scrovegni stesso.
Un'altra traccia - una finestra con soglia in pietra - si nota sulla parete nord, sopra l'ingresso della cripta. Tra gli indizi di una situazione di partenza diversa, riscontrabili soprattutto in corrispondenza della zona presbiteriale, il più macroscopico (e finora misterioso) è costituito dalla finestra in cima alla parete dell'arco trionfale, chiusa dallo sportello su cui è dipinto l'Eterno.
Questi elementi non bastano però, da soli, a definire in maniera plausibile le modalità e i tempi in cui le modifiche del progetto avrebbero preso corpo. Ciò che si può ammettere abbastanza pacificamente è che tali mutamenti siano stati orientati nel senso di una riduzione notevole rispetto al progetto iniziale e, più ancora, alle intenzioni del committente e che essi siano stati originati non certo da sopravvenuta indisponibilità finanziaria, ma dalla documentata ostilità dei confinanti frati Eremitani.


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