Siamo praticamente di fronte all’”archeologia”
della città diffusa italiana, luoghi dove per la prima volta
si è resa evidente la nuova “struttura” del territorio
urbano, fondata sull’autostrada, sul paesaggio (post)industriale,
sulla villetta unifamiliare. Il quadro di riferimento è qui
quello dei sistemi ipermetropolitani, che nascono dalla saldatura
di centri maggiori e viene mostrato nelle sue caratteristiche estreme
in due settori dela penisola profondamente diversi fra loro.L’ipotesi
è anche quella di cogliere le diverse modalità del
territorio intorno alle strutture autostradali, cogliendo i valori
e i non valori delle trasformazioni.
Temi rilevanti :
a) luoghi dell’aggregazione giovanile, o i locali di intrattenimento
bar, chioschi, paninerie, discoteche.
b) rapporto fra centri storici e zone residenziali
c) miocrotrasformazione a livello privato delle residenze unifamiliari.
Emergono temi che hanno a che fare con la compresenza di aree residenziali
diffuse e nuove funzioni centrali (produttive, di scambio, di svago).
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